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Apr, 2023

Prendersi cura di sé per incontrare gli altri – di Madre Francesca Lorenzet

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Prendersi cura di sé per prendersi cura degli altri nasce dall’invito evangelico: Ama il prossimo tuo come te stesso. (Mt 22,39).

Prendersi cura di sé è finalizzato a incontrare gli altri in modo libero, cercando e volendo solo il loro bene,
non per una necessità personale, ma perché l’altro ha bisogno; a creare armonia in sé, per aiutare l’altro in modo costruttivo e gratuito;
a chiamare per nome i sentimenti e saperli gestire; a saper camminare insieme senza cercare appoggi.

Prendersi cura di sé per curare gli altri, per il benessere della comunità, è un cammino; è sempre un già e un non ancora.
Finché c’è vita, l’uomo è chiamato a essere sempre aperto al cambiamento, all’imparare, allo scoprire,
ma è fondamentale avere un atteggiamento umile fondato sulla convinzione di aver ricevuto tutto gratuitamente.

Il prendersi cura di sé aiuta a crescere, non è egoismo, autoreferenzialità, ma mettere ordine interiore per vedere meglio,
per sentire quella compassione che, come il buon samaritano, stimola ad agire, a prendersi cura dell’altro senza calcoli o riserve.
Gesù invita i suoi a prendersi cura di sé: Venite in disparte voi soli e riposatevi un po’ (Mc 6,31), ma Sceso dalla barca, egli vide una grande folla,
ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Questo è l’atteggiamento del prendersi cura di sé che Gesù ci insegna.
Il programmare di andare a riposare è già staccare e alla fine vince la compassione in un clima di serenità e di pace.
Questo è il risultato di un equilibrio interiore, della consegna delle attese al Signore.

Chi decide di prendersi cura degli altri, non può pensare di lasciarsi coinvolgere dal loro bisogno senza essere consapevole che non sono gli altri che chiamano,
ma è Cristo che invia ai fratelli, altrimenti subentrano lo stress e lo scoraggiamento.
La situazione dei fratelli genera la compassione che nasce dalla cura di sé, cioè da un invio.
Se non ami il fratello che vedi, come puoi amare Dio che non vedi? (1Gv. 4,19)

Prendersi cura degli altri non è una professione. Può nascere da un’esperienza vissuta, da un bisogno, ma è necessario un accompagnamento, un cammino.
Prendersi cura dell’altro è per creare il benessere della comunità.
Il clima della comunità è la prova del modo in cui gli Educatori si prendono cura, di sé e degli altri.
S. Giuseppe si prende cura di Gesù e di Maria ed è maestro di come prendersi cura di sé: ascolta la Parola di Dio, fa silenzio, rispetta l’altro,
abbandona i propri progetti per dare priorità a quelli delle persone che Gli sono affidate.

S. Giuseppe non pone domande, ascolta, intuisce, guarda e obbedisce.
Questa è la via per prendersi cura di sé e renderci capaci di prenderci cura degli altri, di collaborare a costruire una Comunità educante
dove ognuno ha il suo posto e insieme si percorre il cammino verso un futuro carico di speranza e di fiducia.

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