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Dec, 2022

Caro Gesù Bambino – di Don Roberto Tondato

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Mentre scrivo queste righe per porgere un augurio a tutti i lettori del magazine,
si stanno accendendo le prime luci che annunciano il Natale.
Sono i giorni di avvio della preparazione, tempo in cui i bimbi scrivono la loro letterina a Gesù Bambino, sognando qualche regalo.
Anch’io sogno e anch’io ho voluto scrivere la mia letterina …

Caro Gesù bambino,
avvicinandosi il Natale ti scrivo per chiederti i doni che mi stanno più a cuore.
Per prima cosa vorrei che ci fosse la pace dappertutto! Certo in Ucraina e in tanti altri posti del mondo dove si combatte, si uccide, si soffre e si piange.
Come sarebbe bello che le armi fossero solo quelle giocattolo: Isaia, il tuo profeta, ha detto che un giorno saranno trasformate in falci
e in strumenti per lavorare la terra in serenità: affretta questo giorno.
Ma la pace serve anche dentro le nostre case, nei luoghi del nostro lavoro, nelle nostre relazioni dove anche la parola o uno sguardo tante volte sono ben affilati!
Caro Gesù, rendici tutti capaci di fare la pace e di non sprecare i piccoli gesti d’amore che ci vengono rivolti, disprezzandoli cinicamente o ignorandoli, perché abbiamo altro da fare.
Regalaci un sorriso da poter offrire ogni mattina a chi incontriamo, donaci una parola buona da poter condividere con chi ne ha bisogno,
metti il coraggio nel cuore perché possiamo usare le nostre mani per una carezza affettuosa.
A proposito del lavoro e dei tanti costi di questi tempi. Guarda, Gesù, che qua tanta gente è proprio tanto preoccupata, è in difficoltà e non sa come venirne fuori. Dacci tu una mano!
Rendi i grandi della terra sensibili nei confronti dei problemi dei piccoli, così che non ci sia chi è troppo pieno e chi è troppo vuoto.
E, comunque, facci capire che possiamo essere tutti un po’ più sensibili, gli uni nei confronti degli altri, senza troppe paure, ricordando quello che dicevano quei vecchi di una volta,
che sono ormai antichi: “Dove si mangia in tre, si mangia anche in quattro!
Ti chiedo un Natale felice per tutti e in particolare per i bimbi e i ragazzi dell’Arcobaleno: vorrei che potessero sentire il cuore sereno, pieno di affetto e di bene,
godendo di poter essere insieme e al centro di tante cure.
Così ti chiedo anche per tutti gli altri bambini del mondo: fa che nessuno in questo Natale resti da solo, ma ognuno possa sentire il conforto di una vicinanza, in particolare quelli che sono ammalati:
dona scienza ai medici e ai ricercatori perché possano trovare vie sempre migliori per far star bene la gente.
E poi ti chiedo che tu possa guardare con tanto amore le Suore, i volontari, gli educatori, tutto il personale e i collaboratori dell’Arcobaleno: ricompensa le loro fatiche,
realizzando quei desideri di bene che portano nel cuore e che ti affidano nei loro pensieri e nelle loro preghiere.

Caro Gesù, tu quest’anno sei fortunato, perché a Natale lì con te c’è il nostro don Sergio, un uomo veramente buono: ha fatto nascere l’Arcobaleno e ci ha voluto tanto bene.
Sono sicuro che ti farà una bella compagnia con quel suo sorriso gentile e solare, che ci aggiustava sempre il cuore. So che anche lui lì con te è pienamente felice.
Ti chiedo, però, di lasciarlo andare qualche volta alla finestra del Cielo, perché guardi un po’ questa casa che ha costruito e questa famiglia che ha messo insieme, che siamo noi.
Così potrà mandarci ancora qualche benedizione nel tuo nome, perché anche noi possiamo seguire quel bell’esempio che è stata la sua vita, piena di luce e di amore.

Buon Natale, Caro Gesù: fa’ che sia buono anche per noi.

Tuo don Roberto

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