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Apr, 2022

Il cinema che narra, la vita che lo spiega: un altro passo per comprendere la realtà dell’affido

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Quando ci si accosta ad una realtà sconosciuta, entrarci in punta di piedi è tutt’altro che opzionale, poiché diventa l’unica possibile modalità per con-prendere, per prendere-con-sé, ciò che in essa abita davvero.

Quando si parla di affido, si argomenta di piccoli e di grandi, gli uni di fronte agli altri, quali individui che più o meno consapevolmente assumono la sfida di un incontro non scontato e da costruire.

Legami biologici e non. Un mistero di cui si cerca di catturarne le caratteristiche, le categorie e le definizioni, fino a scoprire che più intendiamo catturare, più queste cose ci sfuggono, perché la vita stessa non è ferma,
è un procedere cambiando, adattando, adottando. E come fare, dunque, a togliersi di dosso molti schemi e molte categorizzazioni che nel senso comune si sono forse insediati? Come si può comprendere senza giudizio, conoscere senza superbia?

Punta di piedi e calzini di velluto sono quindi il modo più appropriato di accedere alle mille sfaccettature di questa realtà delicata e massiccia, generatrice di tanti vissuti e situazioni:
al centro ci sono i bambini, i ragazzi, gli adulti, le loro storie e i loro significati. Persone, luoghi, espressioni, generazioni e strutture costruiscono nell’affido la forma e il colore ogni attore coinvolto, continuamente.

Ci lasciamo suggestionare dalla narrazione di un regista, dall’interpretazione di alcuni attori, dalle riflessioni dei Professionisti quotidianamente presenti nei Servizi.

Il Cineforum de L’Arcobaleno quest’anno ha offerto a ciascuno di noi l’opportunità di star davanti ad una messa in scena per intravedere alcune sfumature di ciò che nella vita reale accade e si presenta: criticità relazionali, desideri, necessità oggettive, burocrazia, emozioni, costruzioni condivise, interazioni complesse …

Nella prima serata si è entrati nel merito dell’intreccio delle tante figure che compongono l’affido, attraverso un film che, nella storia che racconta, mostra quanto l’accudimento di un bambino sia una pratica che si costruisce attraverso molti sguardi, a più mani (sicure) e a più voci: ogni persona implicata ne è in qualche modo protagonista, porta un peculiare senso alla trama, si muove a partire dal suo ruolo e dai suoi significati.
Pupille rappresenta la sfida di un incontro che è prodotto da molteplici incontri, un intreccio di tanti linguaggi, sentimenti e consapevolezze.

Nella seconda serata abbiamo incontrato Instant Family, una pellicola che descrive un nucleo domestico nuovo, quasi improvvisato e tutto da comporre: qui l’attenzione si pone sulle relazioni che si intrecciano, invece, all’interno di un focolare, che richiedono la continua rilettura dell’esperienza a partire proprio dagli stati d’animo, dai sentimenti e dai bisogni presenti.

Interrogati da queste proposte, e traghettati dalla voce dei Servizi dedicati all’affido, ci siamo insieme attivati per andare a osservare, ascoltare, dialogare, domandare, sospendere e sospenderci… fino a trovare una rappresentazione dell’affido più ampia e condivisa,
libera da definizioni e contraddistinta da aperture d’orizzonte.

A ciascuno di noi l’augurio di mantenere quel punto d’osservazione costruito nel Cineforum, che ci mantiene discreti e attenti davanti ad ogni spazio sacro della vita dei piccoli, delle famiglie, delle storie narrate… e di chi, attorno a loro e con loro, lavora per costruire un “di più” pieno di salute, futuro e significato.

Francesca Bomben

Psicologa Psicoterapeuta e Mediatrice.
Supervisore delle famiglie affidatarie a L’Arcobaleno, guida e offre loro supporto durante gli incontri periodici “Famiglie a confronto”.
Da anni si occupa anche di supporto psicologico in Oncologia, in particolare come contrattista presso l’Area Giovani del CRO di Aviano, a sostegno di giovani pazienti e loro famiglie.
Come libero professionista, svolge differenti attività di gruppo e di consulenza psicologica per associazioni e realtà che si occupano di minori, adolescenti e giovani in difficoltà.

 

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